Non si farà il corteo di Forza Nuova: la Questura non lo autorizza

Non si farà il corteo di Forza Nuova: la Questura non lo autorizza
Pubblicato:

NOVARA, La Questura di Novara non ha concesso l’autorizzazione alla manifestazione che Forza Nuova aveva intenzione di organizzare per sabato 14 maggio tra le strade di Sant’Agabio, il quartiere più multietnico della città. Un corteo, si leggeva nella pagina Facebook della formazione di estrema destra, per protestare contro gli immigrati. Non appena la notizia del divieto di manifestazione si è diffusa, non è mancata la risposta del responsabile provinciale, Stefano Sacchetto, che ha inviato ai giornali un comunicato stampa dal titolo “Oggi muore la democrazia”.
“La questura – sostiene Forza Nuova nella sua nota stampa - spinta dalle pressioni del Partito Democratico, dell'Anpi e di un piccolo gruppo di cosiddetti antifascisti, vieta a Forza Nuova il diritto di manifestare per chiedere maggiore sicurezza e più diritti per le famiglie italiane. Questo è l'esempio – continua Sacchetto - della democrazia liberticida italiana. Chiunque attacchi il sistema – sostiene - viene messo continuamente a tacere, consentendo ai nemici della patria e della libertà di continuare i loro sporchi giochi. Forza Nuova non si arrenderà e continuerà la propria presenza in piazza. I cittadini – sostiene ancora Sacchetto - sia italiani che stranieri ci hanno contattato in questi giorni appoggiando la nostra iniziativa, per questo continueremo la nostra lotta e denunceremo costantemente questa politica di oppressione".La rappresentanza della destra estrema chiede inoltre a breve un incontro pubblico con il sindaco Andrea Ballarè, con il presidente dell'Anpi locale, con il portavoce dell'Uds (Unione degli Studenti di Novara, che, non da soli, ma con altre realtà e anche con cittadini santagabiesi, si sono attivati per una contromanifestazione, anche quest’ultima vietata dalla Questura), “che hanno appoggiato il nostro divieto di manifestare. L'appuntamento – concludono da Forza Nuova - è quindi solo rimandato, in quanto la libertà di espressione è un diritto e non un privilegio di pochi”.mo.c.

NOVARA, La Questura di Novara non ha concesso l’autorizzazione alla manifestazione che Forza Nuova aveva intenzione di organizzare per sabato 14 maggio tra le strade di Sant’Agabio, il quartiere più multietnico della città. Un corteo, si leggeva nella pagina Facebook della formazione di estrema destra, per protestare contro gli immigrati. Non appena la notizia del divieto di manifestazione si è diffusa, non è mancata la risposta del responsabile provinciale, Stefano Sacchetto, che ha inviato ai giornali un comunicato stampa dal titolo “Oggi muore la democrazia”.
“La questura – sostiene Forza Nuova nella sua nota stampa - spinta dalle pressioni del Partito Democratico, dell'Anpi e di un piccolo gruppo di cosiddetti antifascisti, vieta a Forza Nuova il diritto di manifestare per chiedere maggiore sicurezza e più diritti per le famiglie italiane. Questo è l'esempio – continua Sacchetto - della democrazia liberticida italiana. Chiunque attacchi il sistema – sostiene - viene messo continuamente a tacere, consentendo ai nemici della patria e della libertà di continuare i loro sporchi giochi. Forza Nuova non si arrenderà e continuerà la propria presenza in piazza. I cittadini – sostiene ancora Sacchetto - sia italiani che stranieri ci hanno contattato in questi giorni appoggiando la nostra iniziativa, per questo continueremo la nostra lotta e denunceremo costantemente questa politica di oppressione".La rappresentanza della destra estrema chiede inoltre a breve un incontro pubblico con il sindaco Andrea Ballarè, con il presidente dell'Anpi locale, con il portavoce dell'Uds (Unione degli Studenti di Novara, che, non da soli, ma con altre realtà e anche con cittadini santagabiesi, si sono attivati per una contromanifestazione, anche quest’ultima vietata dalla Questura), “che hanno appoggiato il nostro divieto di manifestare. L'appuntamento – concludono da Forza Nuova - è quindi solo rimandato, in quanto la libertà di espressione è un diritto e non un privilegio di pochi”.

mo.c.