Arona, il San Carlo rinasce ma non come cinema

ARONA - L’ex cinema San Carlo dopo anni di inattività riapre: non più luogo dove proiettare e vedere film, ma auditorium, sala per eventi e palco per manifestazioni, congressi e concerti. La parrocchia, proprietaria della struttura a fianco dell’oratorio di via don Minzoni, ha deciso di investire perché la sala, in passato molto utilizzata anche da tutta la comunità, ritorni ad ospitare eventi.
La scorsa settimana don Claudio Leonardi ha organizzato un incontro per presentare i lavori - «credo valesse la pena fare questo passo» ha detto in apertura agli intervenuti - resisi necessari per giungere a questa decisione e gli sviluppi futuri sulla struttura, chiusa dal 2011 e ferma come sala proiezioni da dieci anni.
Nel corso del Consiglio comunale del 9 maggio, inoltre, il Comune ha stanziato un contributo di 15 mila euro da destinare alla parrocchia (votato al punto riguardante la variazione di bilancio) per sostenere i lavori per la riapertura, che come ha ricordato don Claudio Leonardi nella serata dell’11 maggio, ammontano a 70 mila euro. «Non abbiamo finito tutto, abbiamo fatto il primo passo per cominciare ad usarla», ha spiegato don Claudio nella serata di presentazione.
Ad illustrare gli interventi messi in atto per poter aprire la sala il responsabile dei lavori, l’architetto Mario Ziggiotto: «La sala dell’ex cinema ha una superficie di 375 metri quadrati (che diventano 500 mq di superficie totale) e una capacità di 380 posti. C’era la necessità di adeguarla alle vigenti normative antincendio essendo un’attività di pubblico spettacolo, i Vigili del fuoco la classificano nella categoria C e per il tipo di interventi eseguiti fino ad ora prevede attività di cinema, auditorium e sala convegni. Attualmente, invece, non si potrà fare il teatro perché sarebbero necessari degli accorgimenti tecnici molto costosi che per il momento non si possono affrontare, anche se alcuni spettacoli teatrali potranno essere organizzati, ma in modo temporaneo ed occasionale».
Quali le opere realizzate? «Quella più consistente – spiega Ziggiotto - è la dotazione di un impianto antincendio in regola con tutte le normative. Per questo abbiamo creato una riserva idrica e comprato una cisterna di 7 metri cubi. Abbiamo poi provveduto a rifare i servizi igienici, con il risanamento degli scarichi della tubazione idrica ormai marci; oltre a sostituire l’impianto di illuminazione di emergenza».
La sala dunque è stata completamente sistemata e resa fruibile. «Dopo il collaudo finale verrà conclusa la pratica e verrà riaperta a breve. Mancano, poi, ancora pochi lavori che non rientrano in quelli edili ma che bisogna fare: come l’eliminazione della moquette del palco, così come alcuni vecchi arredi e scenografie e trovare, se mai, il posto per quelle ancora utilizzabili».
Necessaria sarà poi la stesura di un regolamento e la creazione di un comitato per garantire la gestione della struttura, in sintonia con la parrocchia, e che mandi avanti la programmazione. Don Claudio a questo proposito ha spiegato la necessità di costituire un gruppo di volontari e ha provveduto ad inviare una lettera ad associazioni cittadine informando sulla possibilità di utilizzo d della nuova sala.
Maria Nausica Bucci
ARONA - L’ex cinema San Carlo dopo anni di inattività riapre: non più luogo dove proiettare e vedere film, ma auditorium, sala per eventi e palco per manifestazioni, congressi e concerti. La parrocchia, proprietaria della struttura a fianco dell’oratorio di via don Minzoni, ha deciso di investire perché la sala, in passato molto utilizzata anche da tutta la comunità, ritorni ad ospitare eventi.
La scorsa settimana don Claudio Leonardi ha organizzato un incontro per presentare i lavori - «credo valesse la pena fare questo passo» ha detto in apertura agli intervenuti - resisi necessari per giungere a questa decisione e gli sviluppi futuri sulla struttura, chiusa dal 2011 e ferma come sala proiezioni da dieci anni.
Nel corso del Consiglio comunale del 9 maggio, inoltre, il Comune ha stanziato un contributo di 15 mila euro da destinare alla parrocchia (votato al punto riguardante la variazione di bilancio) per sostenere i lavori per la riapertura, che come ha ricordato don Claudio Leonardi nella serata dell’11 maggio, ammontano a 70 mila euro. «Non abbiamo finito tutto, abbiamo fatto il primo passo per cominciare ad usarla», ha spiegato don Claudio nella serata di presentazione.
Ad illustrare gli interventi messi in atto per poter aprire la sala il responsabile dei lavori, l’architetto Mario Ziggiotto: «La sala dell’ex cinema ha una superficie di 375 metri quadrati (che diventano 500 mq di superficie totale) e una capacità di 380 posti. C’era la necessità di adeguarla alle vigenti normative antincendio essendo un’attività di pubblico spettacolo, i Vigili del fuoco la classificano nella categoria C e per il tipo di interventi eseguiti fino ad ora prevede attività di cinema, auditorium e sala convegni. Attualmente, invece, non si potrà fare il teatro perché sarebbero necessari degli accorgimenti tecnici molto costosi che per il momento non si possono affrontare, anche se alcuni spettacoli teatrali potranno essere organizzati, ma in modo temporaneo ed occasionale».
Quali le opere realizzate? «Quella più consistente – spiega Ziggiotto - è la dotazione di un impianto antincendio in regola con tutte le normative. Per questo abbiamo creato una riserva idrica e comprato una cisterna di 7 metri cubi. Abbiamo poi provveduto a rifare i servizi igienici, con il risanamento degli scarichi della tubazione idrica ormai marci; oltre a sostituire l’impianto di illuminazione di emergenza».
La sala dunque è stata completamente sistemata e resa fruibile. «Dopo il collaudo finale verrà conclusa la pratica e verrà riaperta a breve. Mancano, poi, ancora pochi lavori che non rientrano in quelli edili ma che bisogna fare: come l’eliminazione della moquette del palco, così come alcuni vecchi arredi e scenografie e trovare, se mai, il posto per quelle ancora utilizzabili».
Necessaria sarà poi la stesura di un regolamento e la creazione di un comitato per garantire la gestione della struttura, in sintonia con la parrocchia, e che mandi avanti la programmazione. Don Claudio a questo proposito ha spiegato la necessità di costituire un gruppo di volontari e ha provveduto ad inviare una lettera ad associazioni cittadine informando sulla possibilità di utilizzo d della nuova sala.
Maria Nausica Bucci