Atc: i dipendenti proclamano lo stato di agitazione

NOVARA - Forte comunicato stampa a firma dei dipendenti dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord che lo scorso 18 maggio si sono riuniti in assemblea convocata dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Rsu dell'Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord. “Tema affrontato in assemblea - si legge nello scritto - è stato i disservizi e la mancanza di risposte nei confronti dell'utenza”. Nel corso della discussione, il personale arrivato dalle quattro sedi territoriali in cui opera l'Ente (Novara, Vercelli, Biella, Gravellona Toce) ha evidenziato “le criticità nella gestione dell'ordinario con conseguenti ripercussioni sull'utenza e su tutti gli altri soggetti con cui l'Agenzia si interfaccia per svolgere il servizio (imprese, società erogatrici dei servizi, fornitori, ecc...). La motivazione principale è il protrarsi da più di un anno di una situazione di incertezza nei processi operativi, generando di conseguenza l'impossibilità di fornire un completo servizio all'utenza, ed esponendo i dipendenti, privi degli strumenti adeguati per la gestione delle problematiche segnalate, a continue lamentele e attacchi”. Sono stati numerosi i casi specifici portati all'attenzione dei presenti, che hanno interessato trasversalmente tutti i settori dell'Ente in tutte le sedi.
“E' emersa una grande compattezza nel personale dell'Agenzia nell'esposizione delle problematiche, sintomatica di un malessere diffuso nell'impossibilità di fornire un servizio adeguato alle esigenze minime dell'utenza”.
I dipendenti, “consapevoli delle difficoltà date dal momento economico contingente, hanno comunque atteso l'evoluzione di questa situazione, mettendosi in prima persona dalla parte dell'Ente, nel tentativo di conciliare le richieste dell'utenza con le ristrette risorse a disposizione dell'Agenzia. Tuttavia, in questo lungo lasso di tempo, nonostante le ripetute richieste di indicazioni da seguire nella gestione delle problematiche con l'utenza, non si sono avute risposte concrete”. Per questi motivi, a conclusione dell'Assemblea il personale all'unanimità “ha proclamato lo stato di agitazione. A seguire vi sarà un tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Novara, per sollecitare risposte rapide e concrete da parte dell'amministrazione ai fini del miglioramento del servizio da erogare all'utenza”.
Clarissa Brusati
NOVARA - Forte comunicato stampa a firma dei dipendenti dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord che lo scorso 18 maggio si sono riuniti in assemblea convocata dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Rsu dell'Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Nord. “Tema affrontato in assemblea - si legge nello scritto - è stato i disservizi e la mancanza di risposte nei confronti dell'utenza”. Nel corso della discussione, il personale arrivato dalle quattro sedi territoriali in cui opera l'Ente (Novara, Vercelli, Biella, Gravellona Toce) ha evidenziato “le criticità nella gestione dell'ordinario con conseguenti ripercussioni sull'utenza e su tutti gli altri soggetti con cui l'Agenzia si interfaccia per svolgere il servizio (imprese, società erogatrici dei servizi, fornitori, ecc...). La motivazione principale è il protrarsi da più di un anno di una situazione di incertezza nei processi operativi, generando di conseguenza l'impossibilità di fornire un completo servizio all'utenza, ed esponendo i dipendenti, privi degli strumenti adeguati per la gestione delle problematiche segnalate, a continue lamentele e attacchi”. Sono stati numerosi i casi specifici portati all'attenzione dei presenti, che hanno interessato trasversalmente tutti i settori dell'Ente in tutte le sedi.
“E' emersa una grande compattezza nel personale dell'Agenzia nell'esposizione delle problematiche, sintomatica di un malessere diffuso nell'impossibilità di fornire un servizio adeguato alle esigenze minime dell'utenza”.
I dipendenti, “consapevoli delle difficoltà date dal momento economico contingente, hanno comunque atteso l'evoluzione di questa situazione, mettendosi in prima persona dalla parte dell'Ente, nel tentativo di conciliare le richieste dell'utenza con le ristrette risorse a disposizione dell'Agenzia. Tuttavia, in questo lungo lasso di tempo, nonostante le ripetute richieste di indicazioni da seguire nella gestione delle problematiche con l'utenza, non si sono avute risposte concrete”. Per questi motivi, a conclusione dell'Assemblea il personale all'unanimità “ha proclamato lo stato di agitazione. A seguire vi sarà un tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Novara, per sollecitare risposte rapide e concrete da parte dell'amministrazione ai fini del miglioramento del servizio da erogare all'utenza”.
Clarissa Brusati