Danni da cinghiali alle colture: incontro a Villa Picchetta

Danni da cinghiali alle colture: incontro a Villa Picchetta
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CAMERI - Si è svolto lunedì 30 maggio un incontro a Villa Picchetta tra l’Amministrazione del Parco rappresentata dal presidente Adriano Fontaneto e dal consigliere Paolo Seitone e le associazioni agricole di Novara, Vercelli e Vco. Erano presenti per la Coldiretti il presidente Federico Boieri e il direttore Maria Lucia Benedetti, per la Cia il presidente Manrico Brustia e il direttore Daniele Botti , per Confagricoltura il presidente Paola Battioli e il direttore Roberto Sonzini.
Oggetto principale dell’incontro è stata la situazione di estremo disagio in cui versano le aziende agricole a seguito dell’aumento della presenza di cinghiali nel territorio delle aree protette gestite dal Parco del Ticino e Lago Maggiore causando gravissimi danni alle colture agricole, in particolare prato e mais.
Ente Parco e Associazioni agricole condividono la preoccupazione per la grave situazione e concordano che l’obiettivo da perseguire è quello dell’eradicazione di questa specie da un territorio che per secoli l’ha vista assente: solo dalla fine degli anni '90 il problema si è ripresentato con estrema gravità.
Per affrontare queste problematiche i presenti hanno concordato di mettere in atto una serie di interventi che comprendono l’attuazione del nuovo Piano di controllo, tenendo conto delle osservazioni delle Associazioni agricole e la costituzione di un tavolo di lavoro permanente con la presenza di rappresentanti dell’Ente Parco e delle Associazioni agricole che abbia il compito di monitorare, impostare e verificare con riunioni periodiche l’andamento degli interventi e la definizione di specifici obiettivi di abbattimento. 
 “Il problema dei danni provocati dai cinghiali – sottolinea il presidente Adriano Fontaneto – penalizza da molti anni sia le aziende agricole che operano nel Parco, sia il Parco stesso in quanto i terreni coltivati sono parte integrante dei valori ambientali delle nostre aree protette. E’ nostra intenzione affrontare con decisione la necessità di eradicare la specie dal territorio delle Aree protette del Parco del Ticino e Lago Maggiore potenziando ulteriormente la collaborazione con le aziende agricole. La collaborazione con le Associazioni degli agricoltori – conclude Fontaneto – è importante perchè consideriamo la tutela e la valorizzazione dell’impresa agricola nel territorio del Parco uno degli obiettivi strategici del nostro programma amministrativo”.

CAMERI - Si è svolto lunedì 30 maggio un incontro a Villa Picchetta tra l’Amministrazione del Parco rappresentata dal presidente Adriano Fontaneto e dal consigliere Paolo Seitone e le associazioni agricole di Novara, Vercelli e Vco. Erano presenti per la Coldiretti il presidente Federico Boieri e il direttore Maria Lucia Benedetti, per la Cia il presidente Manrico Brustia e il direttore Daniele Botti , per Confagricoltura il presidente Paola Battioli e il direttore Roberto Sonzini.
Oggetto principale dell’incontro è stata la situazione di estremo disagio in cui versano le aziende agricole a seguito dell’aumento della presenza di cinghiali nel territorio delle aree protette gestite dal Parco del Ticino e Lago Maggiore causando gravissimi danni alle colture agricole, in particolare prato e mais.
Ente Parco e Associazioni agricole condividono la preoccupazione per la grave situazione e concordano che l’obiettivo da perseguire è quello dell’eradicazione di questa specie da un territorio che per secoli l’ha vista assente: solo dalla fine degli anni '90 il problema si è ripresentato con estrema gravità.
Per affrontare queste problematiche i presenti hanno concordato di mettere in atto una serie di interventi che comprendono l’attuazione del nuovo Piano di controllo, tenendo conto delle osservazioni delle Associazioni agricole e la costituzione di un tavolo di lavoro permanente con la presenza di rappresentanti dell’Ente Parco e delle Associazioni agricole che abbia il compito di monitorare, impostare e verificare con riunioni periodiche l’andamento degli interventi e la definizione di specifici obiettivi di abbattimento. 
 “Il problema dei danni provocati dai cinghiali – sottolinea il presidente Adriano Fontaneto – penalizza da molti anni sia le aziende agricole che operano nel Parco, sia il Parco stesso in quanto i terreni coltivati sono parte integrante dei valori ambientali delle nostre aree protette. E’ nostra intenzione affrontare con decisione la necessità di eradicare la specie dal territorio delle Aree protette del Parco del Ticino e Lago Maggiore potenziando ulteriormente la collaborazione con le aziende agricole. La collaborazione con le Associazioni degli agricoltori – conclude Fontaneto – è importante perchè consideriamo la tutela e la valorizzazione dell’impresa agricola nel territorio del Parco uno degli obiettivi strategici del nostro programma amministrativo”.