Indagine industriale manufatturiera: produzione in calo nel novarese
Nel trimestre luglio-settembre 2022 la congiuntura industriale ha evidenziato dinamiche differenti tra le diverse realtà produttive dell’Alto Piemonte.
Nel terzo trimestre 2022 si affievolisce il trend positivo della produzione industriale, marcate le differenze tra i territori.
Indagine industriale manufatturiera
Nel trimestre luglio-settembre 2022 la congiuntura industriale ha evidenziato dinamiche differenti tra le diverse realtà produttive dell’Alto Piemonte. I dati restano positivi per tutte le province con la sola eccezione di Novara, a fronte di una media regionale della produzione pari al +1,7% rispetto al corrispondente trimestre del 2021, in un clima di generale affievolimento della ripresa, rimasta sostenuta almeno sino alla prima metà del 2022.
Nel dettaglio Biella, con un dato del +5,8% sul fronte della produzione, segna il miglior risultato a livello piemontese, registrando una crescita del +6,7% anche in termini di fatturato, grazie alla buona tenuta registrata dal comparto tessile.
La provincia del Verbano Cusio Ossola registra il +4,1% nella produzione industriale, con una crescita del fatturato pari al +6,9%.
Vercelli si attesta al +1,3% sul fronte della produzione industriale, registrando un aumento del fatturato del +5,3%, mentre Novara in questo terzo trimestre è l’unica provincia del Piemonte a registrare una frenata della produzione, con un calo del -1,3%, ma un fatturato in aumento del +4,8%, ancora sostenuto dalle vendite registrate nel periodo in esame.
L’indagine del terzo trimestre 2022 ha visto complessivamente coinvolte nel quadrante 716 imprese, per un totale di quasi 25.500 addetti e un fatturato superiore agli 8,7 miliardi di euro.
«I dati del terzo trimestre 2022, sebbene ancora in positivo per alcuni territori, segnalano un evidente e ulteriore rallentamento della crescita, specie sul fronte della domanda estera» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Il caro energia è persistente e l’inflazione ha raggiunto valori record: ne consegue una minore liquidità per le imprese che unita al rialzo dei tassi genera un rischio di indebitamento a costi alti. Finora il livello di produzione industriale del nostro tessuto produttivo ha tenuto, ma dato il difficile contesto economico è presumibile che si verifichino dei cali nei prossimi mesi, come già registrato per il territorio novarese».