Liste d'attesa sanità: in Piemonte recuperato l'80-90%
Se non disponibile subito l’appuntamento non sarà più necessario richiamare il Cup, ma sarà il sistema ad avvisare con un sms non appena disponibile data e ora.

Report proposto dalla Regione Piemonte in conferenza stampa dove è stata anche annunciata la nascita del nuovo servizio Cup.
Recuperato l'80-90%
Secondo i dati presentati ieri mattina in conferenza stampa dal presidente Alberto Cirio e dall'assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, tra aprile e agosto 2022, il recupero rispetto allo stesso periodo 2019 ha raggiunto il 96% sui ricoveri programmati e l’81% sulle visite e prestazioni di primo accesso, con una punta del 104% sugli interventi di classe 1 come chirurgia oncologica e trapianti.
Nuovo servizio Cup
È partita inoltre la presa in carico attiva in modo sperimentale di due prestazioni, mammografia e visita cardiologica di primo accesso: qualora non disponibile subito l’appuntamento per il cittadino non sarà più necessario richiamare il Cup, ma sarà il sistema ad avvisare direttamente con un sms non appena disponibile data e ora, entro i tempi previsti dalla classe di priorità dell'impegnativa.
“Le prestazioni urgenti sono sempre state garantite anche in piena pandemia, ma era necessario riprendere la sanità perduta, ovvero le prestazioni programmabili rimandate a causa del Covid - hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. Per farlo stiamo utilizzando un meccanismo scientifico sul modello di quello usato con successo per la nostra campagna vaccinale, che dà alle aziende obiettivi precisi, viene monitorato settimanalmente e dimostra che il durissimo lavoro messo in campo tutti insieme sta dando i suoi frutti.
Va ricordato che per la prima volta nella storia del nostro sistema sanitario lo spazio di caricamento delle agende del Cup è stato ampliato con quelle delle aziende private accreditate e di questo le ringrazio perché è un cambiamento epocale indispensabile per raggiungere l’obiettivo. L’altra rivoluzione riguarda la presa in carico attività, che parte in modo sperimentale su due tra le prestazioni più comuni, ma che è nostra intenzione estendere al più presto a tutto il sistema, per rendere sempre più semplice e accessibile l’accesso alle cure di ogni cittadino”.