Dipendente dai videopoker, resta vittima di due usurai

Dipendente dai videopoker, resta vittima di due usurai
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NOVARA, Dipendente totalmente dai videopoker, un pensionato novarese aveva chiesto un prestito a un conoscente, che, però, poi, stando al suo racconto, avrebbe voluto indietro il doppio. Così, lo scorso anno, l’uomo, non riuscendo più ad andare avanti e sentendosi, a suo dire, minacciato, si era rivolto alla Polizia, denunciando due novaresi che reputava i suoi aguzzini. Martedì sono così finiti a processo per usura N.P. di 56 anni e M.D. di 51, tutti e due di Novara. In aula è stato ascoltato il pensionato: «Spendevo quasi tutta la pensione, tolto l’affitto – ha raccontato – in sala giochi. Qui ho conosciuto entrambi. In un’occasione ho chiesto un prestito a uno di loro, circa 50 euro. Dopo ne rivoleva il doppio. Sono giunto sino al punto di consegnargli la mia carta bancoposta, così andava lui, ogni mese, a prelevare. Sempre 600 euro. Una situazione che mi ha messo in ginocchio. Non riuscivo più a mangiare e mi barcamenavo come potevo. Non ho parlato prima perché mi era utile così, mi prestavano soldi, poi però sono stato minacciato da uno dei due».

mo.c.

 

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NOVARA, Dipendente totalmente dai videopoker, un pensionato novarese aveva chiesto un prestito a un conoscente, che, però, poi, stando al suo racconto, avrebbe voluto indietro il doppio. Così, lo scorso anno, l’uomo, non riuscendo più ad andare avanti e sentendosi, a suo dire, minacciato, si era rivolto alla Polizia, denunciando due novaresi che reputava i suoi aguzzini. Martedì sono così finiti a processo per usura N.P. di 56 anni e M.D. di 51, tutti e due di Novara. In aula è stato ascoltato il pensionato: «Spendevo quasi tutta la pensione, tolto l’affitto – ha raccontato – in sala giochi. Qui ho conosciuto entrambi. In un’occasione ho chiesto un prestito a uno di loro, circa 50 euro. Dopo ne rivoleva il doppio. Sono giunto sino al punto di consegnargli la mia carta bancoposta, così andava lui, ogni mese, a prelevare. Sempre 600 euro. Una situazione che mi ha messo in ginocchio. Non riuscivo più a mangiare e mi barcamenavo come potevo. Non ho parlato prima perché mi era utile così, mi prestavano soldi, poi però sono stato minacciato da uno dei due».

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