Sgominata cosca della ‘ndrangheta tra Novara, Biella, Vercelli e Torino

NOVARA, ‘Ndrangheta in Piemonte. Importante operazione di Polizia e Carabinieri sgomina una cosca che sarebbe stata attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara.
Le Forze dell’Ordine hanno eseguito 18 misure cautelari nei confronti di altrettante persone reputate affiliate alla ‘ndrangheta. Un’indagine che, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di sgominare la ‘locale’ di Santhià, nel Vercellese. Tra i reati che vengono contestati c’è un tentato omicidio avvenuto nel 2014 nel Torinese e il sequestro di persona di un imprenditore, questo avvenuto, invece, sei anni fa a Novara. 15 i soggetti che sono finiti in carcere, una ai domiciliari, le altre due persone hanno, infine, l’obbligo di firma. Sono state sequestrate auto, società, immobili e terreni nel Biellese e Leccese.
Sul blitz di Polizia e Carabinieri, il consigliere regionale novarese Domenico Rossi, già presidente di Libera Novara in passato: “Ancora un'operazione per cui ringraziare la Dda di Torino e tutte le forze di polizia. L'ennesima prova, purtroppo, del radicamento mafioso nella nostra Regione, considerato che secondo gli investigatori la cosca era attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara. Di fronte notizie come questa, ogni volta, dovremmo ricordare a noi stessi che magistratura e forze dell'ordine arrivano "dopo", non può che essere così. A tutti noi spetta il compito di arrivare "prima": con la scuola, la cultura, il lavoro e la buona politica. In tal senso assume ancora maggiore significato la decisione del presidente della Regione Piemonte di accogliere la richiesta avanzata dal Capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Davide Gariglio, e dal sottoscritto di costituire la Regione Piemonte parte civile nel processo per l’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia. Con ancora maggiore impegno deve, inoltre, proseguire il lavoro sul recupero dei beni confiscati, quello sul tema dell'usura e sulle attività legate alla diffusione della cultura della legalità. Il messaggio deve essere chiaro: mafie non vi vogliamo”.
mo.c.
NOVARA, ‘Ndrangheta in Piemonte. Importante operazione di Polizia e Carabinieri sgomina una cosca che sarebbe stata attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara.
Le Forze dell’Ordine hanno eseguito 18 misure cautelari nei confronti di altrettante persone reputate affiliate alla ‘ndrangheta. Un’indagine che, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di sgominare la ‘locale’ di Santhià, nel Vercellese. Tra i reati che vengono contestati c’è un tentato omicidio avvenuto nel 2014 nel Torinese e il sequestro di persona di un imprenditore, questo avvenuto, invece, sei anni fa a Novara. 15 i soggetti che sono finiti in carcere, una ai domiciliari, le altre due persone hanno, infine, l’obbligo di firma. Sono state sequestrate auto, società, immobili e terreni nel Biellese e Leccese.
Sul blitz di Polizia e Carabinieri, il consigliere regionale novarese Domenico Rossi, già presidente di Libera Novara in passato: “Ancora un'operazione per cui ringraziare la Dda di Torino e tutte le forze di polizia. L'ennesima prova, purtroppo, del radicamento mafioso nella nostra Regione, considerato che secondo gli investigatori la cosca era attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara. Di fronte notizie come questa, ogni volta, dovremmo ricordare a noi stessi che magistratura e forze dell'ordine arrivano "dopo", non può che essere così. A tutti noi spetta il compito di arrivare "prima": con la scuola, la cultura, il lavoro e la buona politica. In tal senso assume ancora maggiore significato la decisione del presidente della Regione Piemonte di accogliere la richiesta avanzata dal Capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Davide Gariglio, e dal sottoscritto di costituire la Regione Piemonte parte civile nel processo per l’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia. Con ancora maggiore impegno deve, inoltre, proseguire il lavoro sul recupero dei beni confiscati, quello sul tema dell'usura e sulle attività legate alla diffusione della cultura della legalità. Il messaggio deve essere chiaro: mafie non vi vogliamo”.
mo.c.