Da pizzeria a mensa sociale (per migranti?)

Da pizzeria  a mensa sociale (per migranti?)
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Vero, come da voci di alcuni residenti in zona molto preoccupati, che la ex pizzeria “La Lampara” all’inizio di via Camoletti (nella foto di Martignoni) è passata in gestione a una delle società appaltatrici dalla Prefettura per l’accoglienza dei migranti; non confermate (perlomeno non in toto), viceversa, altrettante voci degli stessi che volevano già decisa la trasformazione del suddetto locale «in una mensa per extracomunitari da 200 pasti a mezzogiorno e altrettanti alla sera… il tutto in una via a senso unico e piuttosto stretta… immaginabile quale sarebbe l'impatto con noi abitanti e il traffico».

La società in questione è la “Immobiliare Lisanza srl”, presieduta da Piero Ramella e che vede tra i soci don Zeno Prevosti (come noto ora non più al vertice della Stampa Diocesana Novarese srl, della Casa di riposo Divina Provvidenza e del Centro Sociale Diocesano). Ha sede in via dei Tornielli 9 a Novara ed è specializzata in strutture ricettive, tipo l’Hotel Arena alla rotonda Massimo d’Azeglio ma non solo.

Da un paio di anni partecipa ai (milionari) bandi delle Prefettura per l’accoglienza dei cosiddetti “asilanti”, e a oggi ne avrebbe in gestione circa un centinaio in città (in totale, nel Novarese, sono circa un migliaio, ospitati in strutture anche di altre società e cooperative). Ed è sempre stata pronta a risolvere, nell’immediatezza, in questi ultimi due anni, le improvvise emergenze prospettate dalla stessa Prefettura. In Comune risulta che sia ora appunto subentrata nella gestione della pizzeria di via Camoletti. Cosa che ci è stata confermata giovedì dallo stesso Piero Ramella. Ma per trasformarla in mensa sociale? Magari per migranti? «Quello della mensa sociale è semplicemente un progetto che stiamo valutando - si è limitato a dire - non c’è comunque nulla di deciso». Dunque si vedrà.

Ma il responsabile delle “Immobiliare Lisanza” ci ha anche confermato un altro fatto che avevamo già verificato, e ce lo ha meglio spiegato. Ovvero che da un lato il famoso residence all’angolo fra corso Vercelli e via Ravenna - al centro della “silenziosa protesta al parco” del 24 giugno scorso da parte di alcuni residenti preoccupati per l’eventuale arrivo di migranti - non è ancora stato rilevato dalla “Lisanza”, dall’altro che ospita però già alcuni migranti in stanze affittate dalla stessa.

Paolo Viviani

leggi il servizio integrale sul Corriere di Novara in edicola

Vero, come da voci di alcuni residenti in zona molto preoccupati, che la ex pizzeria “La Lampara” all’inizio di via Camoletti (nella foto di Martignoni) è passata in gestione a una delle società appaltatrici dalla Prefettura per l’accoglienza dei migranti; non confermate (perlomeno non in toto), viceversa, altrettante voci degli stessi che volevano già decisa la trasformazione del suddetto locale «in una mensa per extracomunitari da 200 pasti a mezzogiorno e altrettanti alla sera… il tutto in una via a senso unico e piuttosto stretta… immaginabile quale sarebbe l'impatto con noi abitanti e il traffico».

La società in questione è la “Immobiliare Lisanza srl”, presieduta da Piero Ramella e che vede tra i soci don Zeno Prevosti (come noto ora non più al vertice della Stampa Diocesana Novarese srl, della Casa di riposo Divina Provvidenza e del Centro Sociale Diocesano). Ha sede in via dei Tornielli 9 a Novara ed è specializzata in strutture ricettive, tipo l’Hotel Arena alla rotonda Massimo d’Azeglio ma non solo.

Da un paio di anni partecipa ai (milionari) bandi delle Prefettura per l’accoglienza dei cosiddetti “asilanti”, e a oggi ne avrebbe in gestione circa un centinaio in città (in totale, nel Novarese, sono circa un migliaio, ospitati in strutture anche di altre società e cooperative). Ed è sempre stata pronta a risolvere, nell’immediatezza, in questi ultimi due anni, le improvvise emergenze prospettate dalla stessa Prefettura. In Comune risulta che sia ora appunto subentrata nella gestione della pizzeria di via Camoletti. Cosa che ci è stata confermata giovedì dallo stesso Piero Ramella. Ma per trasformarla in mensa sociale? Magari per migranti? «Quello della mensa sociale è semplicemente un progetto che stiamo valutando - si è limitato a dire - non c’è comunque nulla di deciso». Dunque si vedrà.

Ma il responsabile delle “Immobiliare Lisanza” ci ha anche confermato un altro fatto che avevamo già verificato, e ce lo ha meglio spiegato. Ovvero che da un lato il famoso residence all’angolo fra corso Vercelli e via Ravenna - al centro della “silenziosa protesta al parco” del 24 giugno scorso da parte di alcuni residenti preoccupati per l’eventuale arrivo di migranti - non è ancora stato rilevato dalla “Lisanza”, dall’altro che ospita però già alcuni migranti in stanze affittate dalla stessa.

Paolo Viviani

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