La lettera di due dormellettesi guariti dal Covid: "Grazie a chi ci ha fatto superare tutto questo"
Per i due coniugi il peggio è passato, ma solo grazie a un team di operatori davvero esperto e affiatato
La lettera di due coniugi dormellettesi che sono riusciti a superare la sfida del Covid è rivolta a tutti gli operatori sanitari che li hanno aiutati in questo percorso.
La lettera di due dormellettesi
E’ con una lettera al nostro settimanale che due coniugi di Dormelletto hanno voluto ringraziare tutti coloro che li hanno aiutati a superare l’ostacolo del Covid.
"Siamo due coniugi di Dormelletto - scrivono - entrambi colpiti, a distanza di una settimana l’uno dall’altra, dall’infezione da Covid-19. In questo momento così controverso ed estremamente pericoloso, in cui tanta gente si ritiene comunque invulnerabile, desideriamo sottolineare quanto siano importanti le misure di prevenzione che continuamente ci vengono ricordate".
Un ringraziamento di cuore per gli operatori sanitari
"Lo scopo però di questo nostro messaggio - prosegue la lettera - è che vogliamo, dal profondo del cuore, ringraziare tutto il personale sanitario che si è occupato di noi. Dagli operatori telefonici del 112, dal personale delle ambulanze (arrivate rapidamente nonostante le numerose chiamate alle quali devono rispondere) che ci hanno tranquillizzato, fino all’arrivo in Pronto soccorso all’ospedale di Borgomanero. Da lì siamo sempre stati seguiti con professionalità estrema, ma anche e soprattutto con tanta gentilezza e cura. Tutti avevano una parola di conforto, una carezza per i pazienti, da chi è rimasto vigile a chi era smarrito e spaventato, a chi magari gridava per paura o dolore. E queste persone, di cui abbiamo conosciuto veramente solo gli occhi e la voce, coperti da maschere, visiere, due paia di guanti, calzari ecc., sono molto spesso ragazzi giovani, che sacrificano il loro tempo libero per mamme e papà come noi, che hanno paura di portare a casa questo maledetto virus (nonostante docce, disinfettanti, ecc). Sono persone che magari arrivano da lontano, volontari della Cri o forse solo volontari e basta, che ti aiutano a superare le tue difficoltà e sono felici, veramente felici quanto ti rivedono in piedi, senza febbre, né ossigeno. Il nostro grazie va infine a tutti quei centri, a quel personale sia di Veruno, Biella, Vercelli e altri, che ci ospita e che ci ha ospitato fino al tanto atteso tampone negativo, rendendoci più forti per prepararci al ritorno a casa. Ecco, questo è il nostro grazie a tutti Voi, con l’augurio di un sereno Natale, anche se in molti, purtroppo, sarete di turno e non con la Vostra famiglia".