Nel Vergante l'addio a Giancarlo Aliverta
Aveva 75 anni.

È scomparso sabato notte Giancarlo Aliverta, all’età di 75 anni. L’affetto della sua famiglia lo ha accompagnato fino all’ultimo, e anche quello dei suoi cani, che hanno cercato l’ultima carezza nel momento in cui se ne stava andando.
Giancarlo Aliverta
Nato a Milano nel 1945, si era trasferito nella metà degli anni ’70 a Corciago e a Ghevio aveva dato vita ad un agriturismo e ad un allevamento e pensione per cani. In quegli anni si era occupato anche della gestione de Il Ghiottone, ristorante di Nebbiuno, e solo per un breve periodo aveva lasciato l’Alto Vergante per riprendere la sua attività di geometra a Bergamo. Il Vergante restava comunque il luogo in cui trascorrere il weekend ed è qui che Giancarlo ha deciso di tornare dopo l’esperienza lavorativa a Bergamo.
«Il mio papà era una persona che amava ridere – ha raccontato il figlio Gianmaria – aveva anche numerose passioni: amava le motociclette, le auto, il calcio ed era un milanista sfegatato. Amava molto anche l’opera, una passione che ha trasmesso soprattutto a me e io ne ho fatto il mio lavoro. E poi c’erano i suoi cani, ai quali ha dedicato tanto tempo, energia e amore». Giancarlo Aliverta non ha mai abbandonato l’attività cinofila insieme ai suoi pastori tedeschi, razza che ha allevato per molti anni. «Mio papà ha inventato anche i box per i cani – ha raccontato Gianmaria Aliverta – tutti gli allevamenti e i canili hanno bisogno di un posto dove tenere i cani, che non sia una cuccia ma un luogo in cui possano essere chiusi. Pensava a questo problema e ha trovato una soluzione: ha quindi creato delle villette, come le chiamavamo noi, in legno per i cani. È stata un’attività economica a tutti gli effetti, li ha prodotti e venduti». Con i suoi pastori tedeschi Giancarlo aveva partecipato anche a numerose gare e negli anni sono stati diversi i riconoscimenti ottenuti. «Aveva iniziato a studiare per diventare giudice della ENCI, Ente Nazionale Cinofilia Italiana ed è stato anche presidente di diverse sezioni della SAS, società specializzata che mira a svolgere azioni per migliorare e valorizzare la razza del pastore tedesco – ha spiegato Gianmaria – amava molto anche gli schnauzer nani, una razza che abbiamo a casa tutt’oggi. I nostri cani, Angelina e Briciola, sono stati insieme a papà fino all’ultimo. Papà è morto sabato notte e loro con la zampa gli toccavano la mano, con il muso cercavano le sue carezze. Al suo funerale, che si è svolto mercoledì a Nebbiuno, c’erano anche loro e in sottofondo, l’opera».
La passione per gli animali
Chiunque abbia conosciuto Giancarlo Aliverta sapeva della sua immensa passione per gli animali e soprattutto per i cani. Così la famiglia ha invitato a partecipare ad una raccolta fondi in suo ricordo a favore della sezione di Milano della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Per chi avesse il piacere di collaborare con una propria donazione può farlo tramite bonifico bancario. Di seguito gli estremi: Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di Milano, iban IT 33 H0521620600000000005678, causale ‘’Ricordando Giancarlo Aliverta’’.