Convitto Carlo Alberto e accesso negato alla mensa: situazione rientrata
Al 1º ottobre il problema è rientrato e le poche unità morose hanno saldato.

Tanto rumore per nulla. Federconsumatori ha puntato il dito sul Convitto Carlo Alberto: accesso negato alla mensa per i genitori morosi. Ma di che morosità si tratta?
La replica dal Convitto
60 euro che rappresentano una sorta di forfait deliberato dal Consiglio d’amministrazione per chi era iscritto al campus (mensa e copertura scolastica fino alle 18.30) per i mesi di marzo, aprile e maggio, quando il campus è stato chiuso per Covid ed è stato sospeso anche il pagamento della relativa retta.
«La retta è di 1.300 euro all’anno per chi si ferma 5 giorni e di 950 euro per chi decide per i tre - spiega il dirigente scolastico Nicola Fonzo - negli altri Convitti hanno chiesto magari il 50% della retta per i mesi di chiusura, noi abbiamo informato le famiglie di sospendere il pagamento e poi il Cda ha deciso per 20 euro al mese. Tutto questo perché se è vero che il servizio non è stato erogato, è vero anche che il Convitto aveva già acquistato il cibo per i pasti e soprattutto ha dovuto sostenere i costi di adeguamento dei locali (vedi le finestre per permettere l’aerazione) in virtù della normativa antiCovid. Costi che per le altre scuole sono sostenute da Comuni e Provincia, per il Convitto no. Abbiamo spiegato alle famiglie che se ci fossero state delle difficoltà economiche, eravamo pronti a rateizzare con 10 tranche da 6 euro o sei da 10 euro. Fino al 30 settembre, comunque, non abbiamo lasciato alcun allievo sulla strada anche se non aveva saldato la morosità e non aveva nemmeno pagato l’iscrizione al campus per il nuovo anno».
Al 1º ottobre il problema è rientrato e le poche unità morose hanno saldato.