L'aiuto psicologico via Skype agli anziani ospiti dell'Opera Pia Curti di Borgomanero
L'inziativa dell'associazione Alzheimer onlus.
A Borgomanero alla casa di riposo Opera Pia Curti è iniziato un servizio di aiuto psicologico via Skype per gli anziani ospiti.
Aiuto psicologico via Skype alla casa di riposo Opera Pia Curti
Dal 28 aprile, gli ospiti della casa di riposo gestita dalla Fondazione Opera Pia Curti di via Monsignor Cavigioli potranno contare nuovamente sul sostegno psicologico della dottoressa Sara Duella, che saranno in grado di vedere e sentire grazie ad un tablet ed al collegamento via Skype. Il supporto psicologico era già attivo dal 2013, precisamente da quando cominciò la collaborazione tra la Fondazione Opera Pia Curti e l’Associazione Alzheimer Borgomanero Onlus, e fa parte del progetto «Insieme per l’Alzheimer».
Alzheimer onluns: attività e progetti sospesi
«Tutte le nostre attività e i progetti sono naturalmente stati sospesi quando ha avuto inizio l’emergenza Covid-19 – spiega Viviana Beccaro, Presidente di Alzheimer Borgomanero – ma, dopo lo sconcerto iniziale, abbiamo capito che mai come ora dovevamo, e volevamo, continuare a sostenere, aiutare, essere vicini ai malati ed ai loro famigliari. Così ci siamo attivati per proseguire con i progetti, grazie alle tecnologie oggi a disposizione ed all’impegno delle nostre psicologhe Sara Duella e Cecilia Monastra». «Anche la Fondazione Opera Pia Curti, una volta superato il momento di massima emergenza – continua Beccaro – ha accolto volentieri la proposta di continuare ad offrire il sostegno psicologico agli ospiti che ne sentissero la necessità, cosa non rara in una situazione così triste e difficile, a causa anche del forzato isolamento a cui devono sottoporsi e di cui non si conosce la durata».
«Pertanto – continua il tesoriere dell’associazione, Dino Zapelloni – abbiamo consegnato ed attivato presso la RSA i supporti tecnici necessari al collegamento e la dottoressa Sara Duella è già in contatto con il direttore della RSA, Giovanni Tinivella, per gli accordi necessari». «Il rapporto della nostra associazione – prosegue Zapelloni – con la Fondazione è sempre stato di stima e fiducia reciproche, nonché di cooperazione per l’obiettivo comune del benessere degli anziani fragili, e proprio in quest’ottica ci è sembrato importante non far mancare il nostro appoggio, per quanto possibile, nel frangente che ci siamo trovati ad affrontare».