Iniziativa

Presenze record alla Notte nazionale del liceo classico di Arona

Oltre 1.100 le persone che hanno assistito a laboratori e iniziative collegate

Presenze record alla Notte nazionale del liceo classico di Arona
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Presenze record per l'evento organizzato al Fermi e in contemporanea nei licei classici di tutta Italia: c'erano 1.100 persone.

Presenze record al Fermi

Erano oltre 1.100 le persone che nella giornata di venerdì 17 gennaio hanno visitato la sede dell’istituto Fermi in occasione della "Notte nazionale del liceo classico". Un grande successo per una manifestazione nata con l’obiettivo di incentivare la diffusione di sapere e creatività, conoscenza e spirito critico, riflessioni ed emozioni, musica e teatro. Per la sesta edizione della rassegna, venerdì 17 gennaio, dalle 18 a tarda sera, gli uomini della Protezione civile, corpo Aib Montrigiasco, hanno registrato un numero di ingressi davvero da record. 1.100 le presenze totali, alle quali vanno poi aggiunti i circa a cui vanno aggiunti i 200 studenti e i docenti dell’istituto superiore aronese che hanno animato l’evento.

La soddisfazione degli organizzatori

"Abbiamo avuto il 46% in più di presenze rispetto allo scorso anno - dice la docente di greco e latino Chiara Fabrizi, referente per la Notte nazionale del liceo classico - i numeri ci consentono di poter dire che la nostra “Notte Nazionale del Liceo Classico” è uno degli eventi culturali più partecipati della città di Arona, caratterizzato da un pubblico di tutte le età".

Un programma per tutti

Ricchissimo il programma che, a partire dal tema scelto, «Fatti nostri» - interpretazione sintetica e attualizzata della nota frase del commediografo latino Terenzio "Homo sum, humani nihil a me alienum puto", ovvero "Sono uomo, non c’è nulla di umano che mi possa risultare estraneo” – è stato declinato in modi diversi. Ben 10 i laboratori, tutti risultato di un percorso didattico, di conoscenza, di approfondimento ma anche di grande creatività, come, ad esempio, la riproduzione work in progress dell’”Uomo Vitruviano” di Leonardo da Vinci o la riscrittura di testi a partire da “Le città invisibili” di Calvino, la riflessione su temi come la felicità e la caducità umana seguendo il filo delle novelle erodotee, la ricostruzione del Thermopolium romano. Di grande interesse gli incontri con la scrittrice Helena Janeczek, Premio Strega 2018, e con la docente universitaria Silvia Romani. Gremita di pubblico la palestra dell’istituto, trasformata per l’occasione in auditorium e spazio teatrale, dove dalle 22 sono andati in scena due spettacoli di grande intensità: l’opera musicale inedita “Orfeo, chi è costui?” scritta, composta e interpretata dagli allievi dell’istituto aronese, e la tragedia euripidea “Baccanti”, messa in scena dal laboratorio teatrale “My Fermi”.

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