Questura Novara: 7 Daspo e 6 provvedimenti contro calciatori in un anno

Con l’approssimarsi della sospensione invernale dei campionati di calcio professionistici e dilettantistici, la Polizia di Stato - Divisione Anticrimine della Questura di Novara traccia un bilancio dell’attività di vigilanza svolta sulle
manifestazioni sportive della Provincia.
Questura Novara
Dall’avvio dei campionati il Questore della provincia di Novara ha adottato sette provvedimenti di daspo (Divieto di accesso nei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive) nei confronti di coloro che hanno tenuto condotte violente durante manifestazioni sportive.
Sei provvedimenti sono stati comminati ai calciatori di due squadre di prima categoria, rispettivamente della provincia di Novara e di V. C. O., che al termine del incontro, dopo il fischio dell’arbitro, hanno dato vita sul terreno di gioco ad una violenta rissa con prolungati scambi di colpi proibiti tra i diversi giocatori identificati anche attraverso un video diffuso sui maggiori portali di informazione specializzata e social media. Tuttavia al fine di non pregiudicare l attività sportiva i giocatori in questione sono stati autorizzati a frequentare gli allenamenti e disputare gli incontri allorquando convocati.
Invece un provvedimento di Daspo per cinque anni è stato emesso e notificato ad un tifoso di una squadra lombarda (il Legnano), per cui è stata richiesta anche la prescrizione dell’Obbligo di presentazione alla P.G. che il G.I.P. di Novara ha convalidato per un periodo di tre anni, confermando quanto ricostruito dal personale della Divisione Anticrimine sulla pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica del tifoso, recidivo e destinatario di analogo provvedimento da altra Questura e tuttora in atto. Nella fattispecie il tifoso al termine di un incontro
disputato presso il centro di Novarello danneggiava una delle statue del complesso.
Nell'attività istruttoria, che ha portato all’emissione dei provvedimenti, è stato di fondamentale importanza il contributo fornito dall’Arma dei Carabinieri con il cui Comando provinciale si è operato in stretta sinergia.