Segretario si scusa con Zianni: ma è ancora polemica a Borgo Ticino
Ancora scintille tra maggioranza e opposizione
Segretario si scusa in aula dopo le esternazioni della scorsa seduta dell'assemblea cittadina.
Colpi di scena in aula
Il Consiglio comunale di Borgo Ticino ultimamente regala dei colpi di scena. Ancora tensione tra i banchi consiliari nel corso dell'ultima seduta convocata alla sala consiliare del municipio. Continuano le accese discussioni tra maggioranza e minoranza. Le due fazioni si sono ritrovate dopo la "disastrosa" adunanza del 26 settembre scorso, a metà della quale l'opposizione ha lasciato l'aula a seguito delle offese che il segretario comunale Michele Gugliotta ha rivolto al consigliere di minoranza Beniamino Zianni. E proprio da qui si riparte, prima della discussione del nuovo ordine del giorno.
Segretario si scusa
"Successivamente all'ultimo consiglio, ho avuto modo di apprendere che alcune mie affermazioni nei confronti del consigliere Zianni sono risultate offensive - ha detto Gugliotta - non era mia intenzione, con le espressioni utilizzate, offendere niente e nessuno. Quindi voglio scusarmi pubblicamente delle mie affermazioni se ho offeso qualcuno". I primi contrasti nascono già all'approvazione dei verbali della seduta precedente. "Votiamo contro - ha spiegato il consigliere di opposizione Giovanni Orlando - in quanto non sono state riportate nella relativa delibera le motivazioni, oltre che i commenti fatti, del nostro allontanamento di ormai due mesi fa, registrate anche dalla diretta di Youtube".
Scintille tra sindaco e opposizione
"Nel verbale si definisce la cronologia delle operazioni del Consiglio, non vengono mai inseriti i commenti - ha risposto il sindaco Alessandro Marchese - inoltre, visto che il segretario ha ritenuto autonomamente di chiedere scusa a Zianni, e visto che mi sono arrivare delle lamentele, piuttosto che richieste di spiegazioni, anche da parte del Prefetto, contattato proprio da Zianni, io ritengo che Gugliotta debba chiedere scusa a tutto il Consiglio comunale. Come ho avuto modo di spiegare anche al Prefetto, a mio giudizio, ciò che è accaduto, comprese le scuse di stasera, deriva da un rapporto di amicizia di lunga data tra il consigliere e il segretario. Le discussioni capitano, come già è successo in altre occasioni". Ma non si è fatta attendere la risposta dello stesso Zianni. "Non credo sindaco che lei può cavarsela così - ha detto Zianni - noi dell'opposizione non siamo stati tutelati dal presidente del Consiglio comunale, che aveva il dovere di tutelare la dignità della persona. Nella sua risposta al Prefetto vi sono cose errate e false. Lei non capisce la differenza tra personale e istituzionale. Se la situazione persegue, visto che non posso mandare via lei, rimarrò a casa io".