Novara: Coccia, il Tar boccia Manfredda
Le argomentazioni della ricorrente sono state definite “infondate” dai magistrati torinesi.

Il Tar Piemonte scaccia definitivamente il fantasma Manfredda dall’orizzonte del Teatro Coccia. È stata depositata infatti ieri la sentenza, che porta la data del 25 settembre, con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso con cui l’ex presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione aveva chiesto l’annullamento del provvedimento di revoca del vecchio cda da parte del Prefetto di Novara, nella sua veste di organo di vigilanza sulle Fondazioni.
Tar: "Infondate" le argomentazioni di Manfredda
Il provvedimento, firmato dal presidente Vincenzo Salamone e dai magistrati Savio Picone e Laura Patelli, respinge su tutta la linea in quindici pagine di testo le argomentazioni della dottoressa Manfredda, definendole “infondate”. I magistrati torinesi smontano nel dettaglio le tre obiezioni formulate dalla ricorrente: il potere di revoca delle prefetture può essere esercitato anche nei confronti delle fondazioni di partecipazione e non, come sostiene l’ex presidente solo nei confronti delle fondazioni “tradizionali”; il provvedimento poi è stato assunto dopo una adeguata istruttoria e non, come dice Manfredda, “con palese travisamento dei fatti”; infine il provvedimento della prefettura non è, come scritto nel ricorso dall’ex presidente “l’ultimo tassello di una vicenda politica volta ad ottenere le dimissioni della presidente”, e non rappresenta “un esercizio del potere in forma deviata”.
e.c.v.