Presentazione

I "Traguardi" di Uboldi, ex ciabattino protagonista di imprese straordinarie

In un libro il racconto delle imprese dell'aronese innamorato dello sport e della scrittura

I "Traguardi" di Uboldi, ex ciabattino protagonista di imprese straordinarie
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La mostra personale di Giancarlo Fantini allo Spazio Moderno si è conclusa domenica 15 con la presentazione del volume dalla viva voce dei suoi protagonisti.

I "Traguardi" di Uboldi: una vita intensa

Ci sono persone capaci di fare della propria vita un’impresa straordinaria, lanciando giorno dopo giorno il cuore oltre l’ostacolo. Sicuramente Franco Uboldi è una di queste: classe 1934, originario di San Lorenzo di Parabiago, nel Milanese, ma aronese da quando nel 1958 per amore della sua adorata Yvonne si trasferisce sul Lago Maggiore. Ex ciabattino, o meglio «docente di calzature» come ama scherzosamente definirsi, dopo una lunga carriera, raggiunta la meritata pensione nel 1988, dà il via a un secondo capitolo incredibile della sua esistenza in cui la passione per il viaggio, lo spirito di avventura, l’amore per lo sport e quello per la scrittura si intrecciano indissolubilmente.

Questo e molto altro è raccontato in «Traguardi» (Il Babi editore), biografia romanzata ispirata ai racconti di viaggio di Uboldi. Il libro è stato presentato al pubblico domenica 15 allo Spazio Moderno nell’ambito della mostra di Giancarlo Fantini «Niente è come sembra»: prima presentazione pubblica, il miglior modo per suggellare il ruolo avuto da Fantini nella genesi del volume. E’ stato infatti l’artista aronese a mettere in contatto Uboldi, una volta letti i suoi scritti, con l’editore, convinto si trattasse di materiale meritevole di pubblicazione. Opinione pienamente condivisa dall’editore Enrico Marone che ha così affidato al giovane autore Antonio Del Gaudio, con all’attivo già alcuni apprezzati romanzi, l’incarico di intrecciare pagine manoscritte, ricordi orali e documenti. Un lavoro imponente nato da quei plichi di pagine scritte a mano da Uboldi durante le sue imprese.

Sportivo eclettico e inarrestabile

La storia di Uboldi sportivo inizia quando è molto giovane, con una parentesi nel mondo del pugilato che lo formerà caratterialmente. Poi l’incontro con la moglie, il trasferimento ad Arona, una vita di lavoro e lo sport viene un po’ accantonato: «A un certo punto ho ripreso ad allenarmi da solo e ho cominciato a fare il preparatore atletico: mi piaceva moltissimo insegnare. Dopo di che mi sono lanciato nel Triathlon, così ho comprato la bici. A quei tempi lavoravo anche 13 ore al giorno e in pausa andavo a correre per allenarmi».
E da questo momento diventa davvero difficile tenere il passo di tutte le competizioni nazionali e internazionali che vedranno Uboldi protagonista: da pioniere del triathlon in Italia, passando per una miriade di gare di gran fondo in bicicletta, con importanti partecipazioni alle più famose competizioni europee come la celebre Parigi-Roubaix, per poi passare alla fase delle «Randonnée», prove senza classifica su distanze lunghissime in cui il ciclista deve viaggiare in completa autonomia, che lo portano a percorrere anche 1250 km in 90 ore. Iniziano proprio così i suoi viaggi sportivi in solitaria, che diventeranno una sua peculiarità.

Le grandi maratone

E a tal proposito c’è una disciplina che più di tutte fa battere il cuore allo sportivo aronese: «Per me la regina è la maratona - spiega - ho iniziato a 65 anni e con un piede che aveva un evidente handicap ma questo non mi ha fermato». Così, dopo la prima maratona a Vienna, sono arrivate Londra, l’America con la maratona nella Death Valley, la Valle della morte, nel 2007. «Nel 2008 mia figlia Manuela mi dice “Andiamo in Africa”, e così partecipo, nonostante il piede messo malissimo, alla Marathon d’Afrique in Senegal. Quella è stata la mia ultima maratona».
Ma certo non l’ultima sfida, Uboldi torna in sella alla sua bici e si lancia alla conquista del mondo dormendo quasi sempre nella sua tenda: «Ho proseguito con i miei viaggi stupendi: Copenaghen, Innsbruck, Amsterdam, Barcellona, il giro dei quattro mari d’Italia, per citarne alcuni». Viaggi in cui Uboldi tocca con mano la bellezza dei territori e le diverse culture e in cui gli incontri straordinari non mancano, come quando in uno dei suoi tour, ma stavolta in canoa, si trovò ospite della famiglia Danneman, celebri produttori di sigari e si recò come loro ospite al festival del cinema di Locarno. Sì, perché Uboldi tra le sue imprese annovera anche importanti percorsi in canoa, su tutti la circumnavigazione del Lago Maggiore e quella straordinaria Arona-Venezia in 8 giorni.

Tutto questo in un libro

Questo e molto altro ancora è racchiuso nel libro «Traguardi» che come spiega l’autore Del Gaudio unisce, in perfetto stile romanzesco, ai racconti di viaggio i sentimenti, le emozioni e le passioni del suo protagonista emersi durante lunghe chiacchierate in questi mesi. Pagine che testimoniano la sua forza, la sua curiosità e la sua tenacia, ma, soprattutto, l’immenso amore per la sua indimenticabile Yvonne.
Un volume articolato arricchito da molte informazioni sui luoghi e i monumenti visitati, sui libri letti, sulle città attraversate e, in chiusura, a mo’ di recensioni, i commenti dei professori alla cui attenzione Uboldi aveva sottoposto i suoi scritti, poi ben quattro pagine di elenchi delle imprese sportive del protagonista. Da segnalare anche la presenza di speciali mappe disegnate a mano da Giulia Marone, creazioni realizzate appositamente per il libro, così come la copertina. «Anche questa come quasi tutte le nostre copertine è una incisione - spiega l’editore - le realizziamo alla Corte dell’oca di Arona dove hanno un apposito torchio e poi si digitalizza il tutto. Ci piace recuperare questo aspetto manuale e artigianale in ambito editoriale».

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