Coccia: il Pd minaccia di rivolgersi al Prefetto
"Se entro il 10 settembre non sarà convocata una seduta congiunta della prima e della terza commissione alla presenza del Consiglio di Amministrazione".

Coccia: il Pd minaccia di rivolgersi al Prefetto se non sarà convocata una riunione congiunta della prima e della terza commissione alla presenza del Cda della Fondazione.
Coccia: il Pd si rivolgerà al Prefetto
Il Pd si rivolgerà al Prefetto se entro il 10 settembre non sarà convocata una seduta congiunta della prima e della terza commissione consiliare permanente per esaminare, alla presenza del Consiglio di Amministrazione, la situazione della Fondazione Teatro Coccia. È l’atto finale di una vera e propria “guerra dei nervi” che si sta consumando sulla tormentata vicenda del Teatro. Come si ricorderà lo scorso 18 luglio i presidenti delle due commissioni (Flavio Freguglia e Erika Nieddu, entrambi esponenti della Lega) davano seguito («con oltre un mese di ritardo», fa notare la consigliera del Pd Sara Paladini) ad una precedente richiesta di convocazione presentata dalle minoranze. A quella seduta si presentava, in rappresentanza del CdA della Fondazione, il solo vicepresidente Sante Palmieri, che poco più di tre quarti d’ora, lasciava il palazzo comunale “per precedenti impegni”, causando la sollevazione del gruppo Dem, che formalizzava immediatamente una nuova richiesta di convocazione.
«Non parteciperemo alle commissioni senza il Cda della Fondazione»
«Il 25 luglio – racconta Paladini - la segretaria di commissione - sostenendo di aver sentito i presidenti delle due commissioni-, scrive a tutti i componenti del Consiglio Comunale e della Fondazione Coccia informando che i presidenti di commissione hanno deciso che il Comune si adeguerà nella convocazione alle disponibilità del CdA della fondazione, che, a quanto è stato riferito, avrebbe consentito ad essere presente solo alla fine di settembre»
«Questa scelta – aggiunge Paladini - contravviene all’art. 18 del regolamento del Comune. Nonostante le osservazioni pervenute, i presidenti Nieddu e Freguglia si sono chiusi in un totale e assordante silenzio». «Il 29 luglio – prosegue la consigliera del Pd - i presidenti propongono una convocazione il 7 agosto con la partecipazione solo della direttrice della fondazione». Ma il gruppo del Pd non ci sta: «Non parteciperemo alla seduta del 7 agosto: avevamo chiesto la partecipazione per l’intera durata dei lavori della commissione dei componenti del CdA della Fondazione Coccia. Finché non sarà garantita la presenza del CdA non parteciperemo ad alcuna commissione consiliare sulla questione Coccia». E infine, l’annuncio: «Se entro il 10 settembre non sarà convocata la commissione con presenza del CdA saremo costretti a rivolgerci al Prefetto, affinché assicuri il rispetto delle funzioni proprie del Consiglio comunale».
Movimento 5 Stelle: "Grande apprensione per la situazione di stallo"
E intanto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle (composto da Mario Iacopino, Paola Vigotti e Cristina Macarro), dichiara la propria "grande apprensione per la situazione di stallo in cui si trova il teatro", ribadendo la "disponibilità a lavorare con le forze politiche e le istituzioni cittadine con l'obiettivo comune di tutelare il Coccia, patrimonio dei novaresi".
"Neppure la nomina di un Cda straordinario da parte del Prefetto - scrivono i consiglieri pentastellati in un comunicato - sembra aver sortito benefici effetti, mentre si preannuncia una stagione teatrale "tagliata" dall'indisponibilità dei palchi chiusi per motivi di sicurezza. Era troppo difficile programmare gli interventi di manutenzione nel periodo estivo, con il teatro chiuso? Così, mentre l'amministrazione Canelli colleziona azioni inefficaci e mette, come si suol dire, toppe che sono peggio dei buchi, anche convocare una commissione consiliare per informare il consiglio comunale sullo stato del Coccia sembra impresa ardua tanto che il 18 luglio scorso, dopo avere atteso la disponibilità del presidente Atelli, con sorpresa di tutti arriva il suo vice che dopo meno di un’ora saluta e se ne va per altri impegni... Cosa dire se non che riteniamo questi fatti molto gravi e più che meritevoli di una segnalazione al Prefetto?".