Cronaca

Estrema destra: sequestrate armi anche dalla Digos novarese

Trovato perfino un missile aria-aria utilizzato dall’esercito del Qatar.

Estrema destra: sequestrate armi anche dalla Digos novarese
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Estrema destra: sequestrate armi anche dalla Digos novarese. In sedi di associazioni e in abitazioni private trovati arsenali.

Estrema destra: sequestrate armi anche dalla Digos novarese

Le autorità competenti hanno sottoposto a controlli abitazioni private e sedi di associazioni in tutto il Nord Italia trovando armi da guerra, fucili d’assalto di ultima generazione e perfino un missile aria-aria utilizzato dall’esercito del Qatar.

All’operazione, coordinata dalla procura di Torino, hanno collaborato anche le Digos di Milano, Varese, Pavia, Novara e Forlì.

Gli arrestati

La DIGOS della Questura di Torino, a seguito di un’articolata indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica e diretta dalla Polizia di Prevenzione (UCIGOS), ha eseguito diverse perquisizioni delegate con la collaborazione degli omologhi uffici di Varese, Pavia, Novara e Forlì, traendo in arresto (convalidato il 12 luglio con applicazione della misura cautelare in carcere) il cittadino italiano Fabio Del Bergiolo, 60 anni, per la detenzione, presso la propria abitazione di Gallarate (VA), di un ingente quantitativo di armi da guerra (tra cui fucili di assalto e mitra) e di armi comuni da sparo, di provenienza perlopiù austriaca, tedesca e statunitense.

Nel medesimo contesto operativo la Polizia di Stato ha sottoposto a Fermo di Indiziato di Delitto il cittadino svizzero Alessandro Michele Aloise Monti , di anni 42, e il cittadino italiano Fabio Amalio Bernardi , di anni 51, entrambi responsabili di detenzione e messa in commercio di un missile aria/aria MATRA in utilizzo alle forze armate del Qatar.
L’attività di polizia giudiziaria, iniziata nel luglio 2018 anche con l’attivazione di intercettazioni telefoniche e telematiche, trae origine dalle attività di alcuni combattenti italiani con ideologie oltranziste evidenziatisi in passato per aver preso parte al conflitto armato nella regione ucraina del Donbass.

Nell’ambito di tale attività, sono stati riscontrati diversi contatti tra uno dei predetti miliziani ed un esperto di armi che proponeva l’acquisto, per conto terzi, di un missile del quale venivano trasmesse anche alcune foto tramite la messaggistica whatsapp.

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